mercoledì 17 gennaio 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community: “insieme-per.eu” - Santo Stefano del Sole

 


SANTO STEFANO DEL SOLE: BELLEZZA E BONTA’

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.


Ci troviamo in una valle incredibile, non solo per la bellezza e per gli splendidi prodotti di cui vi parlerò, ma anche per i nomi curiosi ed evocativi. Già il nome “Santo Stefano del Sole” non scherza: Stefano si spiega perché il Santo era particolarmente venerato in Irpinia, tanto che nella vicina Nusco la cattedrale è dedicata a Santo Stefano; quanto al Sole, la ragione si può capire solo venendo qui: infatti verso il tramonto tutta la valle è ormai all’ombra, ma Santo Stefano è ancora illuminata dagli ultimi raggi del sole.

Il sole di sera a Santo Stefano





Il fiume locale poi si chiama Sabato, nome che non ha nulla a che fare con il calendario, ma risale al nome dal popolo dei Sabini (da Sabus – tribù dei Sanniti), gli antichi abitanti della zona, come testimoniato dal rinvenimento, presso la vicina località di Castelluccio, di reperti archeologici di epoca sannitica, quali: anfore, ampolle e lacrimatoi, oggi custoditi presso il Museo Irpino di Avellino.

Dunque, come promesso, cercherò di descrivere questo meraviglioso panorama offerto da Santo Stefano del Sole, nella valle del fiume Sabato a poco più di 500 m. di altitudine, ai piedi del Monte Faggeto (1146 metri – Parco Regionale dei Monti Picentini), tra montagne con castagni, faggi e abeti bianchi.

Nel territorio sgorga la sorgente Urciuoli, le cui acque provengono in parte dal vicino lago invernale detto Dragone e, attraverso una voragine, detta Bocca del Dragone, si infiltrano lentamente nel suolo riemergendo a valle per rifornire l’acquedotto di Napoli.

Certo la visone del panorama è l’aspetto che più attrae, ma anche la visita al paese riserva interessanti sorprese: dalla piazza principale, chiamata non a caso “Piazza del Sole”, in cui si trova la Chiesa Madre, cioè la Chiesa di Santo Stefano, risalente al Seicento, con la sua bella scala di pietra irpina bianca, nonché la Chiesa dell'Immacolata Concezione; al vicino il Palazzo Baronale dai primi del ‘900, sede del Municipio di Santo Stefano del Sole. 

Una degli aspetti indimenticabili di questa zona è senz’altro quello gastronomico, grazie ai meravigliosi prodotti dell’agricoltura locale. Cito solo i più noti: Ciliegia, utilizzata anche per la preparazione di varie ricette tipiche, come il “Risotto alla ciliegia” o la “Torta al cioccolato e ciliegie”; Melannurca Campana IGP - La "regina delle Mele", con aroma caratteristico e profumo finissimo; Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, e, dulcis in fundo, l’ottimo Fiano di Avellino DOCG, un pregiato vino bianco che accompagna ottimamente tutti i piatti della gustosa cucina locale.

Dunque una gioia per gli occhi, non meno che per il palato!

Gianluigi Pagano 


martedì 16 gennaio 2024

La collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community: “insieme-per.eu” - L’Enoteca Regionale di Dozza e le iniziative di Borghi d'Europa

 





In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community “insieme-per.eu” Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

Insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.


In Emilia-Romagna abbiamo scelto di iniziare con Dozza in provincia di Bologna, prestigiosa sede dell’Enoteca Regionale.


Dozza è un meraviglioso Borgo, posto sui primi rilievi degli Appennini, ad una trentina di Km da Bologna e 6 da Imola. Entrando nel paese dalla porta principale, subito seguita da un’altra più interna, forse in antico collegata da un ponte, appare la caratteristica più inaspettata di questo Borgo medievale perfettamente ben conservato: le pitture murali, oggetto di un particolare amore fin dagli anni ’60 del secolo scorso, tanto che vi fu creata una manifestazione Biennale del Muro Dipinto in cui, a settembre degli anni dispari (quindi quest’anno!), avviene la premiazione fra gli artisti invitati a decorare quell’anno i muri del Borgo.

I Murales di Dozza



Continuando a percorrere la via principale si possono ammirare tutte le pitture che i più famosi artisti, italiani e non solo, hanno creato per questa fantastica manifestazione. Al termine della via, si giunge alla magnifica Rocca Sforzesca, costruita intorno al 1250 per volontà del Comune di Bologna ed in seguito, modificata e ampliata, fino a raggiungere l’attuale aspetto, soprattutto ad opera della Contessa Caterina Sforza.

All'interno della Torre Maggiore c'è un pozzo a rasoio in cui, secondo la leggenda, Caterina, nota per il suo carattere forte e vendicativo, soleva gettare i suoi nemici, non senza dopo pregare nell'attigua Cappella della Madonna Immacolata! 



La Rocca Sforzesca (Ph. Paolo Barone)


Nella Rocca si possono visitare le dieci sale al piano nobile, che hanno conservato l'aspetto rinascimentale; inoltre: la sala delle armi, le prigioni (con strumenti di tortura) ed il caratteristico pozzo a rasoio.

Ma per quanto ci riguarda, la cosa più importante è che, nei sotterranei, vi è la sede dell’Enoteca Regionale, vera ambasciatrice in tutto il mondo del vino Emiliano-Romagnolo, con oltre 200 Associati tra produttori di vino, aceto balsamico e distillati, enti pubblici, consorzi di tutela ecc.

Qui è possibile è possibile trovare e acquistare più di 1000 etichette di oltre 200 produttori della regione, assieme ad altri prodotti, vanto dell’Emilia-Romagna, come l’Olio Extravergine d’Oliva di Brisighella e Colline di Romagna e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia e Modena.

Ma, quel che è per noi più importante, qui è possibile degustare tutti i meravigliosi vini della Regione: dal favoloso Gutturnio piacentino, alla raffinata Malvasia di Parma, all’allegro Lambrusco di Reggio e Modena, allo squisito Pignoletto bolognese, al generoso Sangiovese Romagnolo, per citare solo i più noti.


Ecco dunque una breve presentazione di questo meraviglioso Borgo, il cui ricordo mi rimane negli occhi e nel cuore, non meno che nel palato!


Gianluigi Pagano