lunedì 31 marzo 2025

Gli Spumanti Santa Eurosia nei progetti europei - Il collegamento con la lezione di Luigi Veronelli


E– Gli Spumanti Santa Eurosia di Valdobbiadene nei progetti europei – Il ricordo e il collegamento con la lezione di Luigi Ver

Il progetto L'Europa delle scienze e della cultura, sviluppato dalla rete internazionale Borghi d'Europa sotto il Patrocinio di IAI -Iniziativa Adriatico Ionica (Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), propone nel 2025 un percorso informativo denominato Il Cammino delle Identità.


Si tratta di un itinerario che valorizza le storie dei Territori scelti da Borghi d'Europa, attraverso

le interviste di giornalisti e comunicatori, che creeranno un mosaico plurale delle diverse realtà e dei diversi temi culturali.


" L'iniziativa era stata presentata a marzo del 2024 presso la sede del Parlamento Europeo di Milano - commenta Renzo Lupatin. Giornalista, presidente di Borghi d'Europa- ed aveva preso lo spunto dalle esperienze della Torrefazione Oselladore di Rossano Veneto (Vi). "


La Bottega di Oselladore realizza infatti da molti anni cesti natalizi aziendali e confezioni per ogni ricorrenza e vende prodotti artigianali gastronomici di altissima qualità.


" Ci hanno colpito, soprattutto – continua Lupatin -, la ricchezza e l'eccellenza delle scelte. Abbiamo chiesto a Torrefazione Oselladore di farci da guida -Virgilio nel percorso de Il Cammino delle Identità, collaborando come partner d'informazione al progetto europeo".



Così i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno incontrato i vini 'Santa Eurosia'

di Valdobbiadene.


" Da più di trant'anni – ci raccontano Giuseppe Alberto e Massimo Geronazzo -, siamo alla continua ricerca della qualità e ad ogni vendemmia cerchiamo di ottenere il massimo lavorando con cura e passione il prodotto che il nostro territorio ci offre".


E' una dichiarazione d'intenti che ritroviamo puntualmente nel bicchiere.

" I nostri vini assecondano le potenzialità della natura, dando risultati di assoluta eccellenza"




Talvolta i giornalisti servono a seminare dubbi, ma in questo caso concordiamo con la famiglia Geronazzo...


"La presa di spuma lunga e curata, ripaga con un prodotto unico, prorompente, che dona sensazioni di forza e gioventù"


La scelta per il nome del marchio è stata ispirata dalla zona adiacente all'azienda, da sempre conosciuta con il nome di Santa Eurosia. A pochi passi dalla cantina si trova infatti il capitello dedicato alla martire di origine Boema, canonizzata a Jaca in Spagna, il 25 giugno 882. È invocata contro le grandinate, i fulmini e per proteggere e preservare i frutti della terra.


Ma ritorniamo ai vini, agli spumanti di Casa Santa Eurosia.


"Selezioniamo le migliori partite di uva, provenienti esclusivamente dalle colline di Valdobbiadene e dai comuni limitrofi della denominazione, per dare vita ai prodotti a marchio Santa Eurosia, nelle denominazioni Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore e Prosecco DOC Treviso. Collaboriamo con 25 famiglie di viticoltori, per selezionare le eccellenze del territorio e combinare le caratteristiche di una grande varietà di vigneti. Per preservare l’integrità del frutto, le uve vengono raccolte unicamente a mano, e poi sottoposte ad una delicata pressatura per raccoglierne il succo.

Tutti i nostri vini spumanti sono sottoposti ad un lungo processo di fermentazione primaria, a temperatura controllata, in serbatoi di acciaio. Tali accorgimenti sono fondamentali per mantenere l’integrità della materia prima ed ottenere un vino di assoluta qualità, dagli aromi freschi ed intensi. Ma è solo con la seconda fermentazione che il vino diviene spumante, e acquisisce il suo caratteristico e complesso bouquet, grazie ai 40 giorni di presa di spuma in autoclave. "


In questi ultimi anni talvolta ci siamo lamentati di molti vini della zona.

" Questo progetto viene sviluppato nel ricordo di Luigi Veronelli, che aveva accompagnato le

storie di molti dei giornalisti di Borghi d'Europa."


"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.

Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "



VERONELLIANA è il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.


Borghi d'Europa provvederà : a visitare le comunità italiane ed europee ; ad intervistare i protagonisti silenziosi delle diverse filiere produttive con un approccio multimediale, rispettoso della pluralità delle culture; a presentare i protocolli informativi raccolti a Milano, nel corso di incontri di informazione a più voci ; ad 'incrociare' le storie raccolte con le storie di altri borghi italiani ed europei inseriti nella rete internazionale di Borghi d'Europa.


Santa Eurosia è stata inserita così nel percorso di Veronelliana, riconoscendo nella competenza e nella passione della famiglia Geronazzo elementi di cultura enoica di previlegio.

Dal 6 al 9 aprile Spumanti Santa Eurosia saranno presenti al Vinitaly, Pad. 5 – Stand C8-D8.

 


Così va bene !


giovedì 20 febbraio 2025

Borghi d'Europa e il 25°anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica) – Gli organi e la struttura IAI



Il 2025 rappresenta il 25° anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica).


L'Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) è un'organizzazione internazionale nata nel 2000 e che raccoglie alcuni dei paesi che si affacciano sui mari Adriatico e Ionio. È un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella Euroregione Adriatico Ionica.

Il suo segretariato permanente ha sede nella città di Ancona, storico avamposto tra l'Europa occidentale, la Grecia e i Balcani, nella cinquecentesca Cittadella.


ORGANI e STRUTTURA IAI


L'organo decisionale dell'Iniziativa Adriatico Ionica è il Consiglio dei Ministri degli Esteri (Consiglio Adriatico Ionico), che si riunisce una volta l'anno e la cui agenda viene elaborata dai Senior Officials dei Paesi Membri, che si riuniscono invece tre volte l'anno (Comitato degli Alti Funzionari ).

Il Consiglio Adriatico Ionico adotta Dichiarazioni che approvano il lavoro svolto durante la Presidenza annuale e stabiliscono obiettivi e strategie per il futuro periodo di cooperazione.


Negli ultimi anni,considerando l'impegno di coorsinare le attività della IAI con quelle della

'Strategia UE per la Regione Adriatico Ionica (EUSAIR) e con l'obiettivo di evitare duplicazioni e sfruttare le sinergie, i Ministri degli Affari Esteri dei paesi partecipanti hanno deciso di unire il livello politico dei due esercizi intergovernativi e per la prima volta sotto la presidenza croara, a maggio 2016,si è tenuta a Dubrovnik una riunione a doppio cappello

AII/Eusair dei Ministri degli Affari Esteri.


La Tavola Rotonda costituisce l'evento tipo nel quale condividere le esperienze e stabilire sinergie nei seguenti settori di riferimento : cooperazione marittima e crescita blu, ambiente, infrastrutture dell'energia e dei trasporti, turismo sostenibile e cultura, cooperazione interuniversitaria.

In particolare le Tavole Rotonde IAI servono a promuovere politiche di convergenza nel

bacino adriatico-ionico, anche attraverso il coinvolgimento dei rappresentanti della società civile sia nella sua dimensione economica che in quella culturale,ed in particolare afferenti al Forum delle Camere di Commercio dell'Adriatico e dell'Ionio, alla Rete delle Università della regione Adriatico Ionica (UNIADRION), ed al Forum delle Città dell'Adriatico e dell'Ionio,sostenendo così l'attuazione dei principi di sussidiarietà.


Le Tavole Rotonde IAI offrono ai Fora della Società Civile (Camere di Commercio,Città,

Università),associazioni,ONG,amministrazioni locali,imprese,un'occasioneper incontarsi personalmente,condividere idee,progetti,iniziative,raccomandazioni,fare rete e creare nuovi parteniariati in vista di progetti macroregionali,con il valore aggiunto che le TR hanno una linea di comunicazione diretta con i Thematic Steering Groups della Strategia EUSAIR.

Oggi le Tavole Rotondepermettono di incanalare le raccomandazioni,proposte e progetti della Società Civile all'interno dei TSGs e contribuire quindi allo sviluppo e all'implementazione della Strategia EUSAIR.



Gli argomenti delle Tavole Rotonde IAI sono stati adattati, a seguito dell'entrata in vigore della Strategia, alla struttura EUSAIR, rafforzando così la relazione tra questo strumento di cooperazione e la governance EUSAIR.


DIMENSIONE PARLAMENTARE

L'iniziativa organizza una volta l'anno la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'area Adriatico Ionica.



Borghi d'Europa e il 25° Anniversario della IAI


Borghi d'Europa propone per il 25° Anniversario di Fondazione della IAI, un Percorso informativo da gennaio a dicembre 2025.


  • Ogni mese verrà affrontato un tema che riguarda la Storia del Forum Intergovernativo.


Questa la 'scaletta' dei temi possibili :


La Storia della IAI


Le prospettive future


Un Bilancio dei primi 25 Anni


Turismo Sostenibile e Cultura


Trasporti ed Energia


Cooperazione interuniversitaria


Dimensione Parlamentare


Ambiente e Protezione Civile


Il Mare



Per ognuno di questi temi i giornalisti e i comunicatori della rete internazionale verranno invitati a pubblicare almeno 50 servizi multimediali, che verranno, di mese in mese,raccolti in rassegne stampa ragionate.

domenica 19 gennaio 2025

Borghi d’Europa e il 25°anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica)



Il 2025 rappresenta il 25° anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica).

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-ionica.

La IAI ha origine il 19 – 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della “Dichiarazione di Ancona” sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.

Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa (Giugno 2017 – Maggio 2018).

Ad oggi la IAI conta 10 membri, la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina.

Le Presidenze annuali da giugno a maggio dell’anno successivo si susseguono in base all’ordine alfabetico.

Membri

Albania, dal 2000

Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina, dal 2000

Croazia Croazia, dal 2000

Grecia Grecia, dal 2000

Italia, dal 2000

Macedonia del Nord Macedonia del Nord, dal 2018

Montenegro Montenegro, dal 2006

San Marino, dal 2019

Serbia, dal 2006

Slovenia Slovenia, dal 2000

Borghi d’Europa e il progetto L’Europa delle scienze e della cultura

L’ Associazione Culturale Borghi d’Europa ha promosso il progetto L’Europa delle scienze e della cultura, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), per realizzare un percorso informativo sui temi della sostenibilità.

I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.

Le Regioni italiane : Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Con Ufficio Stampa: a Milano.

Il progetto si è sviluppato negli ultimi cinque anni, finalizzando i propri interventi all’obiettivo

di ‘informare chi informa’ e permettere, così, una valorizzazione e una conoscenza delle 

iniziative delle Istituzioni Europee.


sabato 13 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Massarosa (Toscana – rete BELC)

 





I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito Massarosa nella rete internazionale del progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo'.





“Massarosa, un comune sparso della campagna versiliese disteso tra Viareggio e il Monte Quiesa, è una zona che attrae per il suo notevole e un po’ nascosto ambiente naturale, oltre che per l’intatta bellezza di alcune delle sue sedici frazioni, distribuite tra pianura e collina.


Nota sin dalla preistoria, Massarosa divenne un centro abitato molto frequentato in epoca romana, sono infatti visibili notevoli in una bella area espositiva alle porte di Massaciuccoli tracce delle antiche terme e di una villa patrizia. Entrata nell’ambito dell’egemonia lucchese a partire dal XIV secolo, Massarosa conobbe un periodo di florida ricchezza nel Cinquecento. Da allora sino all’Ottocento, su tutto il territorio massarossese vennero edificate numerose ed elegantissime ville nobiliari – ventisette in totale – alcune delle quali appartenute anche ai ricchi mercanti della zona.


Cosa vedere a Massarosa

La più famosa di queste residenze è sicuramente quella che fu abitata da Paolina Bonaparte: Villa Baldini a Campignano. I percorsi che si snodano lungo il circuito delle ville di Massarosa, rappresentano una delle principali attrattive della zona.


Ma lo spettacolo più affascinante da queste parti è probabilmente quello offerto dal suggestivo Lago di Massaciuccoli. La zona lacustre alle spalle della lunga spiaggia versiliese, è un’importante tappa per le migrazioni degli uccelli, che qui si possono ammirare dalle numerose passerelle che corrono sul pelo dell’acqua e dai casotti in legno allestiti dall’Oasi Lipu di Massaciuccoli. Il lago è il vero cuore della piccola frazione che vi si affaccia, d’estate sono frequenti le gite in battello organizzate per vedere le stelle o per la permettere di raggiungere cullati dalle calme acque lacustri gli spettacoli lirici del Gran Teatro Puccini in occasione del Festival Pucciniano di Torre del Lago.



In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.



giovedì 11 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - TRESIGALLO : UN SOGNO PIETRIFICATO

 




Tresigallo, borgo di origini medioevali, situato sulla sponda sinistra del Po di Volano, nella provincia di Ferrara, un tempo strategico centro di confine fra l'Esarcato di Ravenna ed il Regno longobardo, fu il fulcro delle attività di bonifica avviate dagli Estensi durante il Cinquecento.





Palazzo Pio


Monumento particolarmente interessante di questo periodo è, ad 1 km dal centro del paese, Palazzo Pio, che conserva ancora all'interno tracce di alcuni affreschi cinquecenteschi. Fu costruito fra il 1517 ed il 1533, per volere dei Principi Pio di Savoia, che possedevano diversi fondi agricoli nella zona.


Dopo molti anni, negli anni '30 del secolo scorso, il paese viene completamente rifatto per volere dell'allora ministro dell'Agricoltura e Foreste Edmondo Rossoni, nativo di Tresigallo; vengono costruite le strade, le piazze, le grandi infrastrutture, i centri sportivi, educativi, sanitari, industriali, tutti secondo una logica urbanistica e simbolico-formale.


La nuova città è caratterizzata dallo stile architettonico ed urbanistico razionalista, applicazione su scala reale delle teorie di scuola tedesca sulla progettazione democratica della "città nuova”. Tresigallo, per la sua particolarità riconoscibile, legata ad un periodo storico preciso, ha ottenuto il riconoscimento di "Città d'arte”.

Elementi particolarmente significativi: la piazza a forma di "D", la chiesa e il porticato ricco di bassorilievi, gli incroci delle strade con gli edifici dalle facciate simmetriche.



Tresigallo la piazza centrale - Credit: Mattia Riberti,


Diversamente dalle «città nuove» create dal Regime, Tresigallo fu fornita di una dotazione di servizi pubblici di prim’ordine: la scuola del ricamo per le ragazze, l’acquedotto, l’Albergo Italia, l’albergo di lusso Domus Tua, l’asilo nido, la scuola elementare, la palestra, il teatro, la colonia sanatoriale.


A fianco la «cittadella del lavoro»: un impianto agro-industriale autarchico costituito da oltre dieci stabilimenti di trasformazione e sperimentazione dei prodotti, dalla canapa alla cellulosa.


Visitando questa città, si resta affascinati dalla policromia delle architetture razionaliste: uno sprigionarsi di colori, caldi e freddi. Un mélange cromatico che conferisce una spiritualità metafisica alla città, o, citando Le Corbusier, un “alto grado di poeticità”. Questo alternarsi di diversi colori ci proietta in una dimensione altra, in un “altrove” in stridente contrasto con i centri che di solito si incontrano percorrendo la provincia ferrarese e la Pianura Padana.




Tresigallo: Sogni


C’è una dimensione estraniante e metafisica in Tresigallo, una sorta di calma folle dovuta al fatto che il linguaggio urbanistico e architettonico non ha subìto alterazioni particolari nel tempo. Si è, dunque, irretiti dal fascino di una città nata e morta con il suo artefice, pietrificata nella sua evoluzione, bloccata al 1940.


Tresigallo rappresenta dunque una felice quanto assolutamente solitaria esperienza di architettura, uno dei pochi esempi rimasti di città di fondazione progettata a tavolino, un patrimonio di suggestioni sociali.


sabato 6 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Cadeo (Emilia Romagna, rete BELC)



In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.





I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito nella rete internazionale dei Borghi

Cadeo.



Cadeo (IPA: [kaˈdeo], La Cadé o Cadé in dialetto piacentino) è un comune italiano sparso di 6 009 abitanti della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna. La sede comunale è situata nella frazione Roveleto (Ruvlé).

Situato lungo la Via Emilia Parmense, Cadeo, dista circa 15 km dal capoluogo di provincia Piacenza, 20 km dalla città di Fidenza, in provincia di Parma, e circa 25 km dalla città lombarda di Cremona.


Insieme ad Alseno, ha fatto parte dell'Unione dei Comuni della via Emilia Piacentina fino al suo scioglimento avvenuto il 1º gennaio 2021,


La storia


Si hanno notizie su Cadeo a partire dal 1112 quando viene aperto un Hospitale dedicato ai pellegrini in cammino verso Roma da un devoto chiamato Ghisulfo o Gandolfo.

In molte cronache del Trecento e del Quattrocento compare la menzione del castello di Cadeo, nel quale nel 1309 1 300 soldati ghibellini provenienti da Parma si radunarono contro la famiglia guelfa Da Fontana. A causa di questo episodio Alberto Scoto distrusse il castello nel corso dell'anno successivo.



Il castello

Nel 1322 Galeazzo Visconti fa distruggere il paese, a causa dell'inimicizia con il priore di Cadeo Ribaldo del Cario, che però riesce a scampare all'attacco. Cadeo viene nuovamente distrutto nel 1336, ancora dai Visconti e nel 1353 da truppe cremonesi. Un'ultima devastazione, nel 1449 fu portata ad opera da Alberto Sanvitale.


Nel 1442 le rendite dell'ospedale vengono assegnate al Cardinale Castiglione, per opera del Papa. Cinque anni più tardi passa ai Canonici lateranensi di Sant'Agostino. Sul finire del settecento l'hospitale diventa di proprietà dell'Opera Pia Alberoni.


Il 2 gennaio 1809 la diocesi di Pavia rinuncia alle parrocchie piacentine della pieve di Fontana Fredda e Roveleto di Cadeo e della pieve di val Nure che passarono quindi alla diocesi di Piacenza.


Con la creazione dei comuni seguita alle riforme di Napoleone Cadeo viene inizialmente incluso nel comune di Carpaneto Piacentino, prima di diventare comune autonomo nel giugno del 1820. La sede del comune è inizialmente ospitata in un palazzo davanti alla chiesa di San Pietro, poi, a partire dal 1931, viene trasferita nella frazione di Roveleto, che negli anni precedenti aveva aumentato considerevolmente le proprie dimensioni a seguito dello sviluppo di un piano di ampliamento per volontà dell'allora sindaco Castellari, in un edificio posto davanti al Santuario della Beata Vergine